La Francia, similmente all'Italia, non solo vanta una tradizione progressiva di tutto rispetto, ma presenta tutt'oggi un incredibile numero di validissimi giovani artisti dediti ad una simile musica. Tra le recenti uscite discografiche di gruppi transalpini, segnaliamo questo "Freedom" degli Outside, interessante lavoro da inserire nel filone del new-prog. Ed ecco, così, che in oltre un'ora di musica, questa band, che si presenta nella più classica veste di quintetto voce-chitarra-tastiere-basso-batteria, ci offre sette brani, cantati in inglese, in cui sono presenti tutte quelle caratteristiche che un amante del genere può desiderare. La lunghezza delle canzoni permette infatti ai musicisti di esibirsi in passaggi strumentali di bell'effetto, cambi di tempo e sinfonismi vari. Tutto ciò viene fatto senza pacchianerie, senza l'indurimento del suono come spesso va di moda oggi e senza voler per forza ostentare tecnicismi che risulterebbero di dubbio gusto. Ne vien fuori un prodotto onesto, non pretenzioso e molto gradevole, che non sconvolgerà di certo il mondo del progressive, ma che non tarderà a farsi apprezzare dai numerosi seguaci del new-prog.