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            | JOHN MINER | 
            Heaven's cafe | 
            Tributary | 
            2000 | 
            USA | 
           
           
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            Se volete farvi quattro risate compratevi questa rock opera trash che di umoristico non avrebbe nulla... nelle intenzioni. Ciononostante non si riesce a provare il fascino intrigante che ha il trash per questo disco, a partire dalla povertà della registrazione e del package, nonché ascoltandola e tenendo sempre a mente la scritta "a rock opera" ben stampata sulla copertina. Lark, un Rael dei poveri, incontra e parla con altri suoi alter ego, tutto nello scenario di un locale di Las Vegas; questa in sostanza la trama dell'opera (visionabile per intero al sito www.tributarymusic.com). Il tutto ha l'apparenza molto casereccia e raffazzonata, a dire il vero. Alcune cose non sarebbero male, se inserite in un contesto meno ambizioso e con una registrazione decente e musicisti altrettanto decenti; si tratta di una musica molto calma e dalla ritmica molto rallentata, essenzialmente in funzione della storia narrata, che comunque non va oltre i 39 minuti totali. Almeno questo di buono c'è.  
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        Alberto Nucci
        
        
        
        
          
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