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ROUND HOUSE |
Jin.zo-ni.n.gen |
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1978 (Music Term 2002) |
JAP |
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Si tratta dell'unico album ufficiale che abbia testimoniato dell'esistenza di questo ottimo gruppo (almeno fino ad adesso). Purtroppo, per la scarsità di informazioni in caratteri occidentali, non mi è dato sapere se l'album uscì effettivamente all'epoca e da quanti brani fosse composto, dato che, a parte una bonus-track chiaramente indicata, ci sono sul cd due tracce registrate dal vivo. Ad ogni modo quest'album rappresenta una vera chicca, sia perché è il lavoro di uno dei primissimi gruppi Prog giapponesi, sia per la sua effettiva qualità. Quest'ultima ci parla di un jazz-rock strumentale molto sinfonico, che si può situare talvolta più vicino ai Camel, talaltra più accostabile alla psichedelia light dei Twelfth Night di "Live at the Target". Belli i continui fraseggi tra le due chitarre e le tastiere che danno origine a brani mozzafiato dal primo all'ultimo minuto, con pochissimi attimi di pausa ed un'atmosfera talvolta un po' misteriosa. I due brani live cui accennavo hanno una qualità sonora non eccelsa ma perfettamente godibile; esse si collocano, rispetto ai 3 brani in studio, su territori un po' più tipicamente fusion, apprezzabilissima ma un po' meno originale. In effetti preferisco di gran lunga la prima parte del cd che riesce a mostrare un gruppo altamente originale e il cui ascolto è consigliato a chi ama il Prog sinfonico, più che ai patiti specifici del jazz-rock.
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Alberto Nucci
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