Brutta copertina... nessuno pretende sempre quadri alla Roger Dean, ma questo brutto fumetto presuppone più un disco punk che uno di Prog. Ad ogni modo la musica non rispecchia affatto le aspettative, per fortuna. Cominciando dal fondo, c'è da dire che i 21' della suite "The awakening" vanno bevuti in religioso silenzio dall'inizio alla fine, godendosi le belle alternanze di situazioni che il gruppo canadese sa creare... le aperture sinfoniche... le belle armonie di chitarra... senza strafare... e qui sta il bello della cosa: in nessuna parte di questo disco c'è alcunché di ridondante, di artificioso... Il gruppo volta faccia ancora una volta in occasione di questo suo quarto album, dopo aver percorso la strada del new Prog alla Marillion e del Prog iper-tecnologico (un po' alla Magellan). "Narcissus goes to the moon" presenta un ottimo Progressive sinfonico, sicuramente non particolarmente attrattivo per chi cerca originalità e prese di distanza da certe sonorità '70s, ma di certo ben accette da quelli senza fantasia come il sottoscritto. Ma c'è il Mellotron...? Sì, c'è anche il Mellotron...