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DAVE GREENSLADE (& PATRICK WOODROFFE) The Pentateuch of the Cosmogony EMI 1979 (Beat Goes On 1994) UK

Ristampa riservata ai collezionisti per tre motivi: innanzitutto la confezione strutturata a mo' di scatoletta contenente uno stupendo libretto di 50 facciate fitto di illustrazioni fantasy; secondo, il prezzo di 40.000 lire al quale viene venduto e terzo i contenuti musicali tutt'altro che entusiasmanti. Prima questione, la confezione: assieme all'opera di ingegneria che contiene i due CD del Consorzio Acqua Potabile, questo è uno dei più ricchi e gradevoli modi di "impacchettare un CD" presenti sul mercato. Detto della scatoletta in plastica nera con copertura di cartone colorato (concettualmente simile alle custodie di videocassette... per intendersi), il punto di assoluto splendore è il libretto al quale si accennava. Nelle pagine è fedelmente riprodotto il libro che accompagnava il vinile originariamente uscito nel 79; fatto sta che l'immaginaria storia della nascita e morte di un mondo, narrata in inglese con dovizia di particolari, da lo spunto a Patrick Woodroffe per creare decine di fantastiche immagini a colori (...si ricorda che costui è l'autore della stupenda copertina di "The Sentinel" dei Pallas). Secondo punto, i soldi: alcuni obbietteranno che 10.000 lire in più del costo di un normale CD non sono nulla per quello che è qui offerto, Il problema è proprio che sono troppe le 30.000 (o più) che comunemente si pagano! Una tale cifra potrebbe essere ok per chi segue poco la musica, gente che fa acquisti sporadici... non è però sostenibile da chi, come noi, segue un intero genere musicale! Aumenti di I.V.A. a parte, è veramente deprimente vedere ogni due-tre mesi il prezzo medio aumentare di mille lire. Ma la questione non riguarda il Cd in esame che, per lo sforzo grafico, 40 carte le vale tutte. Terzo aspetto, i contenuti musicali: poco più che sufficienti... diciamo un buon contorno alla confezione! Un esempio di fantasiosa musica elettronica, suonata con "intenzioni progressive" ma troppo scarna e vuota per suscitare particolari interessi. Anche se le idee non mancano, queste suonano fredde, senza il minimo sbocco... non inteso come apertura sinfonica ma come sviluppi che portino da qualche parte. Certamente non è il motivo dell'eventuale acquisto.

 

Luca Rodella

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GREENSLADE Large afternoon 2000 

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