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ABRAXAS |
99 |
Metal Mind |
1999 |
POL |
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Qualcuno, vista anche l'etichetta di uscita, potrebbe etichettare quest'album come Prog-metal, ma ciò sarebbe molto inesatto. Il quarto disco degli Abraxas ha sonorità dure e talvolta pesanti, ma che quasi mai sfociano in ritmiche metal (di certo non più dei Marillion dei bei tempi, per fare un esempio). Si tratta di un concept album, così come il loro disco d'esordio ma, rispetto a questo, di certo più riuscito, più equilibrato, meno dispersivo e in cui vari spigoli che riducevano il valore di questa band di cui si intuivano le potenzialità sono stati smussati. Meno dispersivo, dicevo... ma ciò non vuol dire più lineare; al contrario, i brani che finiscono in modo differente da come sono iniziati sono la regola in questo disco (di cui esistono sia una versione polacca che una inglese). Il concept riguarda temi come l'ossessione e l'alienazione e la musica spesso rispecchia queste tematiche, con sonorità cupe e quasi angoscianti, sottolineate da un cantato sofferto e drammatico, ma in cui non mancano belle melodie e momenti liberatori. Se amate sonorità new Prog ma non vi accontentate della leggerezza di molte produzioni di questo genere, gli Abraxas sono in grado di offrirvi 55 minuti di ottima musica.
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Alberto Nucci
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