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HIGH TIDE |
Open season |
Black Widow |
2001 |
UK |
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Con questo CD i ragazzi della Black Widow sono riusciti con tutta probabilità ad esaurire il discorso riguardante il materiale inedito e vari outtakes del leggendario gruppo inglese. Infatti il materiale di questo disco, escludendo il brano d'apertura e di chiusura probabilmente scritti per l'occasione, sono riconducibili quasi tutti al periodo dei seventies ad eccezione della lunga (ben 23'51) "Turn yourself down" e di "Garage Gods" entrambe scritte nel 1990. Effettivamente c'è da consigliare a chi non conoscesse ancora gli High Tide di andarsi a recuperare prima di tutto i primi due dischi "Sea shanties" del 1969 ed "High tide", uscito nel 1970, ed eventualmente l'ottimo "Interesting time" pubblicato se non erro in due versioni, una del 1988 e l'altra del 1990, e più recentemente ristampato dalla Akarma... una volta recuperati i classici si può fare più di un pensierino per "Open season". Il disco si presenta forse più come un documento che come un disco vero e proprio, la qualità del suono com'era facile prevedere è a livelli poco più che sufficienti, eppure si mantiene in qualche modo la grande magia che contraddistingueva le opere di Tony Hill e soci, anche se bisogna ammettere che (almeno per il sottoscritto, s'intende!) sentire solo in due brani sui quattordici presenti il vocione di Hill mette un pò di rammarico. Questo è un disco che fa anche riflettere... sull'ingiustizia del music business che stritola i migliori artisti relegandoli nell'ombra mettendoli in condizioni di non poter più nuocere al sistema; ascoltando i brani più recenti di questo disco vien davvero da dire che il destino è stato inclemente con i Nostri (escludendo forse, per ovvi motivi, Simon House) visto che la qualità non viene a calare manco con l'età!!!
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Giovanni Carta
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