Questa registrazione amatoriale, realizzata da un quintetto di musicisti veneti, va premiata per le ottime idee che contiene. Il cd in questione è incentrato soprattutto sulla suite "Il trasceso" (oltre 19 minuti), suddivisa in sette parti ed ennesima rivisitazione del tema sulla lotta tra il Bene e il Male. La lunga composizione riesce comunque a trasmettere una certa inquietudine con i suoi riferimenti etnici e ci fa recepire una sorta di rituale medianico e suggestivo, caratterizzato a tratti da melodie orientaleggianti, a tratti da vocalizzi femminili mistici, con, in più, chitarre crimsoniane, ritmi ipnotici e spunti d'atmosfera a cavallo tra il post-rock e la moderna psichedelia. Il turbamento è sempre alto ed anche nei momenti più rilassati è difficile abbandonare la sensazione di irrequietezza conferita dal brano. La brevissima "Odea" comincia ad accentuare le caratteristiche di world-music per merito della vocalist Sladjana Bozic che con il suo cantato in serbo-croato è protagonista anche della successiva "Campana di vetro", dall'inizio etnico e poi contraddistinta da spunti strumentali progressivi e, in taluni momenti, elettronici favoriti dai continui mutamenti ritmici. I cinque minuti strumentali di "Circo cinese" sono abbastanza aggressivi (pur presentando nuovamente cambi di tempo e di atmosfera) e possono ricordare i Rush, mentre il finale affidato a "Katalina" è un brano atipico, particolarmente disteso, solare e con melodie dal gusto esotico dettate dalla sei corde. Come detto, la registrazione è solo amatoriale, ma penso proprio che con un buon lavoro di produzione questo gruppo possa sicuramente inserirsi nel migliore dei modi nel panorama del prog italiano, viste le buone intuizioni e la fantasia che traspare da questo demo. Per contatti: silvan.martellato@libero.it oppure disconnected2112@hotmail.com