Davvero non avrei mai pensato che lo stile dei Dream Theater avrebbe fatto scuola così tanto! Questo gruppo nostrano infatti usa come punto di partenza le sonorità di Portnoy & C. e sviluppa brani di un certo pregio, abbastanza complessi musicalmente e tecnicamente superiori alla media. A partire dall'opener "Awake the jester", gli Stramonio si buttano a capofitto nella mischia con 8 minuti di cambi di tempo e assoli sul filo del rasoio, tra giochi di tastiere e voce molto accattivanti, con classiche aperture sonore e crescendo esaltanti. Purtroppo il punto di partenza sopraccitato non dovrebbe essere considerato anche punto di arrivo, e credo che gli Stramonio questo lo sappiano perfettamente, tanto che i germogli di una crescita più personale sono già presenti qua e là nel disco. In complesso "Seasons of imagination" risulta un disco molto godibile, perfetto per chi ama le sonorità dure di certo Metal Prog americano. Tenete d'occhio questo gruppo perché potrà davvero stupirci in futuro, avendolo peraltro parzialmente già fatto con questo cd (un consiglio: attenzione all'inglese!).