A volte purtroppo siamo costretti per un motivo o per l'altro a dover dare giudizi piuttosto severi sul lavoro altrui, anche a costo di essere fraintesi e mal interpretati, e l'ascolto di questo gruppo esordiente (composto, curiosamente, da ragazzi di nazionalità americana, giapponese... ed italiana come il chitarrista Giorgio Mongelli) non crea costruisce certo i presupposti per una recensione positiva. Per prima cosa se siete alla ricerca di un qualsiasi disco che possa essere in qualche modo inquadrato nel vasto panorama progressivo vi consiglio di stare alla larga dagli Inside Out, per il semplice motivo che "Take care" non è assulutamente da considerarsi un disco prog, se invece siete degli inguaribili sentimentale ed avete una viva predisposizione per la musica pop più romantica e melodica allora potreste anche ricavare qualche soddisfazione dall'ascolto di questo disco. I dodici brani compresi in "Take Care" non sono altro che docili e dolci ballate: nei momenti migliori vengono valorizzate da uno spirito gradevolmente malinconico ed intimista mentre si avverte un preoccupante calo di stile in quei brani pericolosamente sbilanciati verso melodie sdolcinate e melensi; volendo essere ironici potremmo definire il disco come l'ideale colonna sonora per una romanticissima serata con la propria compagna/o, non fosse per alcune leggerezze francamente evitabili. Le parti vocali ad esempio finchè sono affidate alla brava cantante del gruppo, Thérèse LaGamma, sono ancora apprezzabili mentre quando il tastierista attacca ad intonare qualche strofa con la voce... meglio lasciar perdere.