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FLOATING STATE |
Thirteen tolls at noon |
Lizard |
2003 |
ITA |
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Non è per effettuare un intervento di correzione, né per spirito di contraddizione, né tanto meno per affossare il lavoro di questi volenterosi ragazzi pugliesi che mi trovo a scrivere queste righe aggiuntive, bensì per offrire un punto di vista diverso da parte di chi ha visto questo disco in modo piuttosto differente da quanto sopra esposto. A parer mio il gruppo dimostra di avere idee interessanti che puntano a solleticare piacevolmente i palati degli amanti del Prog romantico sinfonico ma quel che fa difetto, in modo clamoroso, è il modo in cui questo viene messo in pratica. A partire da una scadente registrazione per andare sugli arrangiamenti, che mi paiono raffazzonati e privi di una mano esperta che avrebbe potuto indirizzarli in modo più positivo. Sembra quasi che i musicisti del gruppo cantino e suonino ognuno in una stanza diversa, senza che nessuno possa ascoltare ciò che fanno gli altri (e a proposito del cantato, questo mi lascia quanto meno perplesso in più di un'occasione, sia per la timbrica che per la pronuncia inglese). Intendiamoci... il disco non è in assoluto brutto... mi piace ciò che il gruppo avrebbe voluto fare, ma non come l'ha fatto. Un ascolto meno attento ai particolari me l'ha fatto gustare un po' di più, cosa incredibile se si considera la presenza delle citate lunghissime suite che abbisognerebbero invece di un'attenzione che non facesse perdere il filo... ma in effetti detto filo pare quasi non esserci o quanto meno essere confuso. Il gruppo è sicuramente promettente, ma per il futuro urgono interventi che riescano a sfruttare maggiormente il suo potenziale. Tutto ciò a mio modesto avviso, ovviamente.
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Alberto Nucci
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