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IN THE WOODS... Three times seven on a pilgrimage Prophecy 2000 NOR

Ormai è un dato di fatto: il rock, almeno in questo periodo, sta cercando di mordersi la coda attraverso continui richiami - sul filo del plagio!- agli anni '60 e '70. Si ha l'impressione che qualsiasi gruppo di qualunque genere voglia contribuire a questo fenomeno. spesso con risultatati a dir poco discutibili. Naturalmente, gli In The Woods non potevano tirarsi indietro e hanno così pubblicato questo "Three times", caratterizzato da un fattore: la pressione verso la musica progressiva e psichedelica. Il gruppo ci offre dieci brani, di cui quattro coraggiose cover di altrettanti brani celebri (Epitaph, Let there be more light, White rabbit, If it's in you), uniti a sei brani, per fortuna tutti di buonissima qualità e legati da un unico filo conduttore. Il massimo pregio di questo disco è rappresentato dalla volontà di andare oltre i più beceri luoghi comuni e tributare con sincerità il giusto omaggio ad un particolare tipo di musica con metodi inusuali, caratterizzati dall'incontro di entità musicali apparentemente agli antipodi (doom metal, Progressive, psichedelia, elettronica...). Un incontro estremamente fruttuoso dal punto di vista artistico, a dispetto di analoghi esperimenti tentati da altri gruppi dotati di minor talento ed ispirazione.

 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

IN THE WOODS... Omnio 1997 
IN THE WOODS... Strange in stereo 1999 

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