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RICHARD SINCLAIR |
R.S.V.P. |
Sinclair Songs |
1994 |
UK |
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"Repondez, s'il vous plaît: rispondete, per favore. Questo è il messaggio principale che basta ad identificare buona parte del significato dell'album solista di Sinclair, hippy cinquantenne che vive ancora a Canterbury, patria dell'omonima scuola musicale. Un messaggio d'amicizia, prima ancora che musicale. Quasi ad esemplificare questo concetto, viene la lista dei musicisti che hanno dato il proprio contributo in quest'album, tutti dell'ambito canterburiano: Andy Ward, Pip Pyle, Hugh Hopper, Jimmy Hastings, Kit Watkins ed altri. In effetti, il CD s'inserisce molto bene nel filone suddetto: esso presenta una serie di canzoni nel tipico stile di Richard, ma col qualcosa di jazzy in più che non avevamo potuto adeguatamente ascoltare nel progetto quasi solista di Richard Sinclair's Caravan of Dreams. I primi tre pezzi sono subito da inserire tra i migliori del lotto: "What's a rattlin'" è una vera e propria presentazione per Richard ed assieme a "My sweet darlin" e "Videos" (molto bella quest'ultima) c'introduce degnamente all'album. La vetta di questo si può collocare all'incirca verso la 7° traccia, ove le tastiere di Watkins ed il drumming di Pyle ci guidano lungo i 12 minuti della quasi strumentale "Out of the shadows" (per oltre metà del brano Richard propone i suoi ben noti vocalizzi, utilizzando la voce come uno strumento, caldo e rassicurante). Richard nel corso dell'album suona chitarra e basso (salvo una traccia in cui lascia il posto a Hopper), ma devo dire che lo preferisco di gran lunga con questo secondo strumento, il quale con lui non ha una funzione meramente ritmica; ascoltare per credere "Where are they now?". In definitiva, si tratta di un album che non mi aspettavo da Richard, il quale ha dimostrato (come se ne avesse bisogno, agli occhi di un pivello come me...) di sapersi destreggiare sia da solo, sia in cosi buona compagnia come in questo CD... e noi non possiamo che apprezzarlo.
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Alberto Nucci
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