"Against the sun" è la nuova, interessante proposta musicale della anziana band savonese, in attività dall'ormai lontano 1979. Autori di due eccellenti album metal, in quest'ultima fatica i VANEXA riscoprono antiche sonorità progressive, intrecciate magistralmente con devastanti venature metalliche. Fulgido esempio dell'evoluzione artistica del gruppo ligure sono l'evocativa "Café de Paris" e la splendida "In the shadow of the cross", nelle quali la possente timbrica del vocalist Roberto Tifanti si culla su delicati arpeggi di chitarra, talora inframezzati da godibilissime accelerazioni ritmiche. Ottime peraltro l'aerosmithiana "Drunk", l'orecchiabile "Dark lady" e la conclusiva "Night rain on the ruins", forse l'episodio in cui la band raggiunge l'apice creativo. Una segnalazione a parte merita la suggestiva "Genocide", brano atto a sensibilizzare l'opinione pubblica sullo scottante problema degli indiani d'America, composto appositamente dai VANEXA a sostegno al movimento dello sciamano navajo Norman Tulley. In conclusione, un album piacevolissimo che ricorda molto da vicino le brillanti performances di DREAM THEATER o QUEENSRYCHE.