Dopo lunga attesa, tanti rinvii, tanti sconvolgimenti interni, esce il nuovo EP degli A.R.K., i quali sembra che non riescano a produrre un album di durata intera (ma un nuovo album è previsto a breve). Il CD in mio possesso contiene 7 pezzi, ma un paio sono presenti in due versioni. Già all'epoca dei primi lavori, il Rock degli A.R.K. non era certo quanto di più Progressive si potesse immaginare. Adesso, dopo la partenza di J. Jowitt, che ha preferito il Prog puro di I.Q. e JADIS, la situazione in tal senso non è di certo migliorata. Il Rock qui presentato non è scadente, né tutto sommato si può dire che non sia più Progressive; le composizioni adesso sono più brevi ed agili, più essenziali. La title track, nelle sue due versioni, non è certo disprezzabile: essa è piuttosto orecchiabile ed introduttiva al nuovo corso musicale dei nostri, così vicino al Rock da FM. Qua e là si notano ancora echi dei vecchi A.R.K., come nella discreta "Walk over me" o in "Message to the world", nella quale si fa notare la chitarra di P. Wheatley. Da dimenticare la festaiola "Celebrate" e l'altro pezzo presente in due versioni "Train". Giudizio finale non positivo, ma ciò riguarda ovviamente i miei gusti personali.