Guidati dal chitarrista Paride Lanciani, già leader dei Kash, gruppo alternative-rock autori di tre dischi (due prodotti dal guru dell'indie Steve Albini), gli Instrumental Quarter si staccano dalle esperienze precedenti di Lanciani per uno stile che definire rock da camera non sarebbe sbagliato. Attraverso una strumentazione rigorosamente acustica, batteria-basso-violoncello-chitarra, gli Instrumental Quarter hanno esordito con un'opera prima affascinante, del tutto priva di parti cantate, suddivisa in otto brani ispirati, per confessione dello stesso autore, da particolari momenti di vita vissuta. “No More Secrets” prende così l'aspetto di un diario, un album fotografico dove vengono riposti i propri ricordi e sogni. E proprio quella del sogno sembra essere la dimensione ideale per interpretare al meglio questo disco: la varietà di stili eseguiti, le improvvise accelerazioni ritmiche come i momenti più calmi e distesi, fanno parte di una visione artistica frutto di una sensibilità introspettiva unica. La relativa semplicità delle composizioni unita ad una perfetta capacità strumentale non possono far altro che rendere ancor più apprezzabile l'ascolto di “No More Secrets”, uno dei dischi più riusciti in Italia in questi ultimi mesi.