Attivi già dal 1991, i Moonlight giungono alla loro nona release in studio, comprese due versioni in inglese dei due precedenti album. Una tale prolificità lascia intuire che si tratti di un gruppo particolarmente amato in madre patria. Non si direbbe, ma il mercato polacco è sempre più vivace e propositivo. Peccato comunque che nella maggior parte dei casi si tratti della solita zuppa rimestata e riscaldata. Nel caso di questa band troviamo elementi che piacciono molto ai polacchi: una voce femminile ammaliante e delle atmosfere tenebrose e gotiche. Da una parte abbiamo composizioni che si allontanano un po’ dalla media, focalizzate sulla voce sinuosa di Maja Konarska, con un accompagnamento musicale appena tratteggiato, vellutato e morboso; dall’altra abbiamo composizioni più elettriche che si riavvicinano al classico rock gotico polacco. I toni sono inquietanti e spesso si fa utilizzo di ripetizioni ossessive ed elementi sonori alienanti, i ritmi sono indugianti, le melodie ipnotiche e narcotizzanti. Apprezzabile il tentativo di trovare una strada personale che il gruppo dovrebbe però imboccare definitivamente, lasciando alle spalle tutte quelle contaminazioni scontate caratteristiche di un certo tipo di musica. Tirando le somme il risultato non è malvagio, alcuni brani di atmosfera sono davvero ben riusciti, anche se in generale non si può certo dire che si tratti di un disco coinvolgente.