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A SPARROW-GRASS HUNT |
Le journal du dormeur |
EDT |
2004 |
FRA |
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Sotto questo curioso nome si allinea un trio francese affiancato da una cantante olandese che debutta con un album senza dubbio singolare. Si tratta infatti di una collezione di brevissime tracce, diciotto in tutto, che rappresentano la vera e propria trasposizione in musica di sogni reali. Questa non vuole essere una metafora per mettere in risalto il suono etereo ed impalpabile delle composizioni: il fatto è che il gruppo è realmente interessato al mondo dei sogni, del sonno e delle sue fasi e, a dimostrazione di questo, sul sito ufficiale sono elencati diversi link di vario carattere che trattano del mondo del sonno e dei sogni. Le composizioni sono molto sfuggenti e dal sapore surrealistico, delicate ed introspettive, oserei dire oniriche. L'orchestrazione dei sogni viene affidata al pianoforte, al violino, ai sintetizzatori e alle voci molto discrete di Liesbeth e Pierre che non si sciolgono mai in canti, forse per non svegliare l'ascoltatore che dopo un paio di minuti già si trova nelle fase REM del sonno, ma piuttosto sussurrano e bisbigliano. I suoni sono molto rarefatti e non c'è una vera e propria architettura sonora, piuttosto abbiamo delle aleatorie linee melodiche che dipingono impressioni, inconsci desideri e ricordi repressi. Lo stile è neoclassicheggiante con ombreggiature ambient ed il tutto è sempre impalpabile e indefinito. Se certamente questo album non ci permette di apprezzare a dovere le capacità tecnico strumentali della band, sicuramente si può dire che si tratta di un esperimento interessante che ci farà dormire sonni tranquilli e chissà, magari l'ascolto durante il sonno potrebbe essere ancora più interessante...
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Jessica Attene
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