Gli inglesi Red Jasper ebbero il loro piccolo momento di Gloria sul finire degli anni '80, quando il prog inglese si trovava in un periodo di interregno tra due generazioni di bands. I Red Jasper erano tra i pochi gruppi attivi e, pur non essendo entusiasmanti, erano seguiti dagli appassionati con discreto interesse, in mancanza di meglio. Il loro approccio col rock in effetti è un po' particolare, essendo stata la loro musica etichettata come rustic rock. Più specificatamente il loro è un rock abbastanza movimentato che ricorda un po' momenti analoghi dei Jethro Tull degli ultimi dischi, con varie influenze di musica folk e rurale inglese. Il cantante Davey Dodds è munito, ed utilizza, mandolino e piffero; ciò dona un'atmosfera un po' particolare ad una musica altrimenti priva dell'effetto mitigatore delle tastiere. L'album qui in oggetto è un live che include ben 15 canzoni tratte da vari album con qualche inedito e mostra in effetti la carica energica del gruppo forse al suo meglio, dopo un periodo piuttosto buio. A parte alcune tracce in cui appare un guest-musician (della band prog-psych Just), l'album non offre molto al palato del prog più canonico, ma nondimeno il prodotto può essere consigliato agli appassionati più spericolati.