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ROBERT BERRY |
Pilgrimage to a point |
Leonardo Entertainment |
1994 |
USA |
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Robert Berry è uno dei più grandi e misconosciuti artisti americani. Polistrumentista geniale e fantasioso, già leader nella seconda metà dei 70 dei dimenticati HUSH, visse il suo effimero momento di gloria nei THREE di Keith Emerson e Carl Palmer, dopo una breve parentesi senza incisioni nei GTR di Steve Howe. Lo scorso anno Berry e tornato ad incidere, pubblicando un album solo che definire capolavoro indimenticabile è fin troppo riduttivo. "P.T.A.P." (quasi 70 minuti di musica) racchiude registrazioni mai pubblicate dei come-back dei due gruppi sunnominati e brani da solista nuovi di zecca, composti fra il 1989 e i giorni nostri. Dieci fantastici pezzi di prog/pomp magnificamente sposato con il flavour del drama rock e dell'AOR più malinconico, che incanteranno gli amanti di ELP, YES, ASIA e MULTI-STORY. Segnalo su tutti il grandioso opener "No one else to blame", l'incantevole "Another man", la dolce e triste "Untitled song" e soprattutto la maestosa ed epica "Last ride into the sun" (oltre 10 minuti) che da sola varrebbe l'acquisto del CD. Berry compone con i mezzi e le tecniche di oggi, ma con lo sguardo rivolto al passato: l'irripetìbile spirito dei Seventies rivive in queste magistrali note. Serve altro?
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Davide Arecco
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