Guardare in faccia la realtà... già: il titolo è molto indicativo. La realtà è che questa band olandese, qui al suo secondo album, non ha molto a che fare col rock Progressive. Se il primo lavoro ("Homesick" - 1992) poteva essere catalogato come un'opera tendente verso un rock alla RUSH e KANSAS, con buoni spunti e belle melodie che lo rendevano al tempo stesso valido sia come prodotto commerciale, sia come produzione hard-Progressive, questo "Face the truth" conserva solo il primo di questi due aspetti (oltre che due soli membri della band). Si può parlare di AOR melodico commerciale, con spunti rock-blues qua e là, ma non spingiamoci a parlare della musica che è l'oggetto di Arlequins! Di essa rimangono alcuni momenti in testa ed in coda all'album, con l'iniziale "Stay away", un bel pezzo tirato che preluderebbe a qualcosa di buono, e con l'ultima delle 9 canzoni, ovvero gli 8 minuti di "I can't reach you", ovviamente il pezzo che preferisco di quest'album (sarò banale... cosa posso farci...?). Per il resto, ciò che abbiamo qui è un rock ben suonato e ben arrangiato, piacevole ad ascoltarsi se amate melodie non troppo impegnative, personale quanto basta, commerciale quanto serve...