L’ennesima collaborazione fra la Musea e la giapponese Poseidon rende possibile a noi occidentali (...un termine, in un certo senso, ormai quasi privo di significato...) di poter apprezzare altre nuove leve della scena giapponese, soprattutto in ambito jazz rock/fusion. I Bandvivil sono un simpatico trio hard - fusion di chitarra, basso e batteria, guidati dall’istrionico Issei Takami, piccolo virtuoso delle sei corde in grado di impegnarsi con una certa disinvoltura in situazioni musicali piuttosto eterogenee, senza particolari pretese artistiche od innovative. Per tutto il cd, dalla durata considerevole di oltre sessanta minuti, la musica si muove spensieratamente fra i confini del rock e del jazz, seguendo traiettorie già approfondite centinaia di volte in passato eppure, fortunatamente, senza destare particolare noia o stanchezza. Forse, il limite maggiore di questo cd d’esordio è rappresentato da una sezione ritmica che, seppur di buon livello, sembra apparire un po’ ingessata di fronte alla (trattenuta?) personalità del chitarrista. Fra una rilettura di Jimi Hendrix ed una serie di progressioni jazz di varia estrazione (Holdsworth, Fripp e Zappa), Junaokissei diverte ed intrattiene senza per questo farci dimenticare quanto ci sia ancora da maturare... anzi, probabilmente la dimensione adatta per apprezzare al meglio i Bandvivil è proprio quella dell’esibizione live, diversamente da quella di studio, a dire il vero un tantino algida.