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VISUAL CLIFF Key to eternity Trinity Records 2004 USA

I Visual Cliff fanno parte di quella schiera di gruppi statunitensi che sembra in costante crescita numerica e che si impegna in una proposta musicale strumentale, in cui, con grande tecnica, si avverte un accostamento di stili variabili. Così, nei quarantadue minuti strumentali di "Key to eternity" affrontiamo il romanticismo alla Camel di "The Return (part I – Revealed)", il prog metal possente di "(Part II – Battle soul)" e "Atmospheric reside", le delicate atmosfere e gli impasti elettroacustici con umori mutevoli della title-track, l'accostamento di suoni potentissimi e orchestrazioni classicheggianti di "Romans 10", la raffinatezza malinconica di "Palisades", breve brano sviluppato tra piano e tastiere, la heavy fusion di "Living proof", che avvicina generi diversi, il new-prog quasi pendragoniano di "Angelic shield" pronto anche a virare verso sonorità più dure, fino alle indefinibili contaminazioni della traccia conclusiva "The message". Da quando, nel 1998, si fece luce il progetto Liquid Tension Experiment, sono aumentati esponenzialmente prodotti simili, ma non sempre (anzi, diciamo pure abbastanza di rado) si è riusciti a trovare il giusto equilibrio in un mare di tecnicismo troppo spesso fine a sé stesso. Invece, con gusto e bravura, mantenendo attentamente le distanze da autoindulgenza e pacchianeria, i Visual Cliff, ovvero Rob Perez (chitarre elettriche e acustiche), Rick Mals (batteria), Rob Klan (tastiere) e Eric Fuller (basso), seguono un percorso molto valido, il cui ascolto riserverà quasi tre quarti d'ora di elevato appeal a chi deciderà di far suo questo interessantissimo dischetto.

 

Peppe Di Spirito

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