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VISITORS Visitors Decca 1974 (Musea 1995) FRA

"Visitors" appartiene alla schiera delle opere irrinunciabili, essendo un grande disco di rock progressivo, sofisticato negli arrangiamenti, eccellente nelle costruzioni strumentali infarcite di apprezzabili cambi di tempo, stacchi e progressioni mozzafiato dettate dal suono vigoroso, potente e talvolta spaziale della chitarra elettrica e da trascinanti tappeti creati dalle tastiere che arricchiscono la materia sonora con genuini effetti cosmici in grado di dilatare le atmosfere e conferire quelle opportune parentesi di respiro. L'ideatore del progetto VISITORS è J.P. Massiera, sublime musicista e compositore innamorato delle trame fantascientifiche e degli studi sull'esistenza di civiltà extraterrestri, il quale, attraverso una serie di esperienze che riportano temporalmente addirittura agli inizi degli anni '60, concepì un nuovo linguaggio sonico di reale importanza e originalità, attivandolo successivamente in altri progetti, tra cui va ricordato il rarissimo album degli ATLANTIDE (1976) prodotto dallo stesso Massiera. Dai cori inquietanti uniti alle intricate articolazioni melodiche di "Dies irae" fino alle candide linee vocali improntate da Jessie Joyce in "L'extra-aventure de Villas-Baas", dai fluttuanti ricami di Moog concessi in "Terre-Larbour", fino ai gorgheggi del violino di Didier Lockwood (futuro membro di Magma, Clearlight e Mahavishnu Orchestra) presenti in "Naus", la musica si dipana meravigliosa e irresistibile, capace di catalizzare la vostra attenzione in modo definitivo.

 

Alberto Santamaria

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VOLKOR Volkor 1976 (Musea 1996) 

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