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SIMMETRIE |
Simmetrie |
Angel Records |
1990 |
ITA |
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Cominciamo questa recensione dall'aspetto estetico, e cioè dalla copertina. Non nascondo di aver comprato il disco perché affascinato da essa; la trovo infatti molto bella, composta da tre parti ed apribile, con sei disegni dai colori delicati. Ma passiamo all'aspetto musicale, che in fondo è ciò che conta maggiormente, e riscontriamo subito una nota positiva: i testi in italiano! Io sono della convinzione che i nostri gruppi dovrebbero sforzarsi, per quanto possibile, in questa direzione (ma nel disco c'è anche un pezzo in spagnolo e uno in francese). Questo nuovo gruppo, composto da 7 elementi, propone un progressive influenzato qua e là da un jazz-rock ben suonato ed un rock un po' più energico ma sempre con sfumature delicate (no amici, non è un controsenso!). Forse mancano un po' quelle lunghe suite caratterizzate da dolci passaggi, tipiche di molti gruppi prog, ma probabilmente in tal caso li avremmo accusati di essere poco originali, e quindi ben vengano questi gruppi che provano ad andare oltre. I pezzi migliori, a mio avviso, sono "Sidi Bel Abbes", "Il mostro arabico" (dai sapori, appunto, mediorientali), "Il risveglio dell'Asia", che è il pezzo più lungo (6'10") e dal sapore prog più classico, ed infine "Pendolo".
Per concludere, se io fossi un professore liceale, li rimanderei a settembre... con 7! Nel senso che l'esordio è ampiamente sufficiente, ma vogliamo aspettarli al bis, dato che hanno, secondo me, ampi margini di miglioramento; e se sapranno rispettare le promesse, potremo aggiungere un altro gruppo nel nostro già ricco panorama progressive italiano. Se son rose...
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Marco Barcarotti
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