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GERMANO SEGGIO |
Back to life |
Modern Music Academy |
2005 |
ITA |
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In alcuni casi è difficile trattenersi dal non cadere nella retorica più facile e banale, eppure fa decisamente piacere sapere come all'interno di una realtà apparentemente difficile e complessa come quella palermitana siano sempre vive quelle forze positive e culturali che, spesso ignorate dai grandi media e nonostante mille difficoltà, cercano di mantenere attive le proprie attività. Un grande esempio di forza di volontà ed amore per la musica ci è dato dal chitarrista Germano Seggio, fondatore e direttore dell'istituto palermitano Modern Music Academy (www.modernmusicacademy.com), centro di formazione e supporto musicale rivolto ai giovani musicisti, già turnista di musicisti celebri come Suzanne Vega, Avion Travel, Midge Ure, Paolo Belli ed attivo collaboratore del progetto etnico Nuclearte; dopo una lungo periodo di degenza su una sedia a rotelle in seguito ad un brutto incidente automobilistico, Germano Seggio ha finalmente pubblicato il suo primo cd solista, intitolato significativamente "Back To Life", un disco interamente strumentale strutturato in dieci composizioni in cui le capacità strumentali e compositive di Seggio offrono una prova piuttosto ispirata e convincente. Con l'aiuto di un'ottima band di supporto, Germano Seggio reinterpreta le sue esperienze ed influenze musicali attraverso una serie di brani che spaziano dalla classica ed intensa ballata blues in "Slow Life" al jazz rock d'ascolto di "Strafunk" e "Blues Inside", dalle atmosfere elettroniche (quasi psichedeliche) di "Green Pink" agli attacchi hard rock di "Back to Rock", oppure brani acustici ed ariosi come "Strings Dance" e "Song for Dany"; l'atmosfera che si percepisce con il trascorrere dei minuti è decisamente positiva e rilassata, le sensazioni sono quelle tipiche di un gradevole ascolto e non particolarmente impegnativo. Ovviamente l'abilità tecnica dei musicisti, in particolare, naturalmente, quella di Germano Seggio, rappresenta il fulcro del cd: oltre all'esibizione del talento dei musicisti coinvolti è comunque possibile ascoltare della buona musica, nulla di imperdibile o trascendentale ma oneste composizioni rock lontane da qualsiasi pretenziosità, concepite in primo luogo per l'intrattenimento ed il piacere dell'ascoltatore.
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Giovanni Carta
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