Provenienti dalla Germania, i 7 For 4 propongono un genere abbastanza insolito per quelle terre. Il loro è infatti un jazz-rock psichedelico che può riportare alla mente la scuola italiana. Penso in particolare, oltre che agli Area del secondo periodo, ai primi Garden Wall. Ora ipnotici e percussivi, ora dinamici e virtuosistici, si lanciano spesso e volentieri in escursioni pirotecniche. Undici composizioni in tutto, che hanno il pregio di non volere strafare e di non risultare (particolarmente) indigeste a chi le ascolta. In certi momenti, mi hanno ricordato alcuni gruppi americani dei primi anni Novanta (Drama, Djam Karet, A Tryggering Myth). Fusion acida, comunque non solo e non sempre prog. Chi apprezza gli artisti menzionati – aggiungete i Perigeo – ci può fare ad ogni modo un pensierino. Questo “Time” ripropone in sostanza le scelte artistiche e timbriche di “Contact”, pubblicato dai quattro tedeschi nel 2001. La musica è quasi del tutto strumentale, solo un brano è cantato da un’ospite. Piccola nota curiosa: il chitarrista Wolfgang Zenk suonava in precedenza con i Sieges Even, band prog-metal di Monaco.