Home
 
UZVA Niittoaika Silence 2002 FIN

Con "Niittoaika" i finlandesi Uzva giungono alla seconda prova discografica e, diciamolo subito, riescono ad offrire un prodotto interamente strumentale di pregevolissima fattura. L'inizio dell'album è delicatissimo: nella prima parte di "Soft Machine" (titolo che è tutto un programma), infatti, imperversano flauto, violino, vibrafono e contrabbasso disegnando tasselli dolci e facendo avvertire un che di cameristico dallo spirito folk che rende la musica molto tranquilla. L'entrata della chitarra e la seconda parte del brano citato spinge il lavoro verso un jazz-rock influenzato dai grandi del Canterbury senza perdere di personalità. I grandi pregi della band sono dati da un dinamismo esaltante e dalla ricchezza timbrica, che rende sempre vivace lo sviluppo dei vari pezzi. Infatti, accanto agli strumenti già indicati, troviamo una moltitudine di suoni derivanti da piano, violoncello, fisarmonica, clarinetto, percussioni di ogni sorta, ecc. Dopo le tre parti della prima composizione, giungono le due di "Afrodite", che pure inizia rilassata, mettendo in risalto le caratteristiche più pastorali della musica della band, ricca di melodie immediate, eppure ben ricercata. Poi, nel prosieguo del cd e, in particolare nelle tre parti di "Dronntti", tanta vivacità e tantissimo jazz-rock, che con eleganza e feeling ci accompagna in un ascolto a dir poco gradevole. Così, si può dire che per tre quarti d'ora siamo avvolti da un calore ristoratore che non può certo lasciare indifferenti gli ammiratori dei vari National Health, Hatfield and the North, Gilgamesh, Nucleus, Henry Cow ed in genere del filone jazz-rock più facilmente accomunato al rock progressivo (è intravedibile anche qualche similitudine con gli Arti & Mestieri). Un filone spesso complesso e cervellotico, sul quale bisogna concentrarsi non poco per coglierne ogni aspetto, ma che gli Uzva sono riusciti, in realtà e a modo loro, a semplificare e a rendere accessibile a chiunque. C'è ancora qualcuno che ha dei dubbi sul fatto che la Finlandia sia un punto di riferimento importantissimo per il progressive?

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

UZVA Tammikuinen tammela 2000 
UZVA Uoma 2006 

Italian
English