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ADACHI KYODAI |
Xianshi |
Musea/Poseidon |
2005 |
JAP |
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Solita formula per i fratelli Adachi, il frizzante duo acustico chitarristico innamorato dei Jethro Tull. Stavolta, in questo terzo album, è presente una sola cover del gruppo di Anderson: una simpatica versione di “Wond’ring Aloud”, cantata da Source, con il suo curioso accento giapponese. Fra le altre cover presenti troviamo inoltre “Chance Meeting” di Brian Ferry, in versione rigorosamente acustica, e “Steppin’Out” dei Cream, preceduta da un brano tradizionale celtico: “Sailor’s Hornpipe” (quello reso famoso da “Braccio di Ferro”). Per il resto abbiamo una serie brani originali in cui i due fratelli si danno da fare tormentando letteralmente le proprie chitarre. A prevalere è l’approccio virtuosistico e le corde vengono pizzicate alla velocità della luce, ottenendo dei passaggi di sicuro effetto come in “Magpie a Gigue” in cui i musicisti sfoderano delle capacità di arpeggio a dir poco tentacolari. In altre circostanze il duo preferisce lasciare spazio ai pezzi d’atmosfera, come nella delicata “Slow Poison”, ma nella maggior parte dei casi troverete i nostri axe men intenti a correre da una corda all’altra, incessantemente, senza un attimo di tregua scegliendo anche soluzioni un po’ tormentate ed ostiche. Bisogna ammettere che, se lo stile scelto dai due musicisti può risultare accattivante ad un primo ascolto, quando poi si è esaurito l’effetto sorpresa, ben poco rimane che valga la pena di imprimere nella memoria della musica della coppia micidiale che forse rende meglio nel suo aspetto più scherzoso e disimpegnato, come quello delle cover.
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Jessica Attene
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