Disco decisamente bizzarro e squilibrato, "Avantgardeministeriet" è il titolo d'esordio di Anton Klepke, giovane artista svedese il cui principale scopo è quello di creare la musica più squinternata e stonata che ci possa essere in circolazione, un ambizione che è accompagnata da velleità avanguardistiche e sperimentali... Studente del conservatorio di Stoccolma, Klepke sembra divertirsi molto nel voler spiazzare l'ascoltatore, sfortunatamente per noi questo disco non si potrebbe proprio definire gradevole o rilassante: "Avantgardeministeriet" è composto da quattordici frammenti musical-rumoristici che spaziano attraverso quadretti folk surreal-umoristici alla Zamla Mammaz Manna, un caos sonoro più o meno controllato creato senza trascurare un minimo di interesse verso la chitarra elettrica e qualche velleità elettronica a basso costo, con qualche vago riferimento alla Captain Beefheart e Residents. "Avantgardeministeriet" si mantiene in un pericolante e pericoloso equilibrio fra le bambinate un po' snob di un dilettante troppo ambizioso e viziato ed una manciata di pezzi in cui l'attitudine iconoclasta e d'avanguardia sprezzante riesce a risolversi in inquietudini di un certo effetto e discretamente eccitanti. La qualità audio di questo cd (autoprodotto) è a livelli piuttosto scadenti e minimali, curiosamente i momenti più criptici sembrano beneficiare di tanta scadenza tecnica... Ovviamente, Anton Klepke si impegna a suonare tutti gli strumenti a sua disposizione, disgraziatamente si dedica anche al canto con risultati volutamente esilaranti ed irritanti. Se proprio siete interessati a scoprire questa nuova speranza (?) dell'avantgarde scandinavo, consiglio lo stesso un rigoroso ascolto preventivo... Però, a suo modo "Avantgardeministeriet" riesce lo stesso ad avere un suo perverso ed assurdo fascino...