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HISTORIA Demo 2006 Demo autoprod. 2006 ITA

Quando si parla di gruppi influenzati (fortemente) da Dream Theater e Symphony X è sempre difficile essere costruttivi… Infatti non ci troviamo (quasi mai) di fronte a persone che non sanno suonare, che non sanno cantare, che non sanno scrivere brani, però è anche vero che a volte è difficile distinguere un gruppo dall’altro.
Certi gruppi sembrano usciti da una fotocopiatrice: stessi tappeti di tastiere, stessi mega-assoli con scale cromatiche, stessi acuti e ritornelli sempre negli stessi punti.
Gli Historia ci provano a fare qualcosa di diverso. Già il fatto di proporre brani cantati in italiano li pone in maniera differente rispetto a tantissimi gruppi del nostro paese che hanno gli stessi riferimenti musicali. Francamente su molti testi sarebbe stato il caso di lavorarci un po’ di più, comunque il risultato non è malvagio.
Per la parte musicale le cose cambiano però. Gli Historia raccolgono sulle loro spalle tutti gli stereotipi del gruppo prog metal ed è un peccato, perché le qualità per fare qualcosa di più originale ci sono. Nelle parti in cui sono più introspettivi infatti non sono male.
Forse 50 minuti per un demo sono troppi, lasciare un paio di brani fuori da questa registrazione non sarebbe stata una brutta scelta (i due brani del demo 2005 non li avrei proposti per esempio).
Parliamo delle note positive di questo lavoro. Il brano "Disma", per esempio, in cui si racconta in 7 minuti la storia del ladrone benedetto da Gesù sul Golgota prima di morire, con metafore sulla pena capitale: originale il testo e bella la parte musicale.
Il pezzo "Correre", che forse per le linee vocali che assomigliano a certe cose di Andrea Mirò e per un cambio di tempo messo al momento giusto (e in un brano da 4 minuti non è facile), potrebbe essere un bel lasciapassare per eventuali passaggi radiofonici.
Bisogna fare i complimenti al gruppo anche per la copertina, essenziale ma carina, con all’interno tutti i testi dei brani, cosa che denota una professionalità che non guasta mai.
Brani come “Io sarò libero” o gli ultimi due del demo 2005 sanno invece troppo di già sentito, ma sono sicuro che dal vivo il primo brano di questo dischetto è il classico pezzo trascinante, buono per aprire una esibizione live. Bisogna però far notare che la parte con il cantato rappato alla Frankie Hi-nrg non c’entra niente e si poteva evitare: non sono questi giochi di prestigio che rendono originale una proposta musicale.
Concludendo, questo lavoro che ci propongono gli Historia è superiore alla media. Sicuramente li vedremo presto in una registrazione ufficiale, visto che questo tipo di gruppi “tira”. Spero per loro che non resti negli scaffali insieme a molte altre nuove proposte del metal suonato bene. Il fatto che le qualità tecniche di tutti i componenti non sono in discussione mi fa ben sperare e quindi sono sicuro che in futuro riusciranno a trovare un percorso musicale più personale.

 

Antonio Piacentini

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