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QUELLA VECCHIA LOCANDA |
Quella vecchia locanda / Il tempo della gioia |
RCA |
1972/1974 (RCA/Vinyl Magic 1995) |
ITA |
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Dire che si è di fronte ad un sestetto che coniuga la musica rock in chiave classicheggiante aiuta ad inquadrare l'ambito di azione, ma non chiarisce le peculiarità della proposta. Riferire dell'utilizzo di flauto, violino e pianoforte, degli arrangiamenti orchestrali, fornisce indizi ancora vaghi, rintracciabili in molti altri gruppi del periodo... diciamo quindi che ciò che ha reso famosa Quella Vecchia Locanda è la coesistenza, all'interno della loro musica, di due anime distinte: l'una rock e d'impatto e l'altra classica, realizzata appunto con strumenti acustici. L'insieme è assolutamente omogeneo e le due differenti nature convivono in perfetta armonia... avendo come risultato lo sbalzare l'ascoltatore da cavalcate di pianoforte a potenti riff di chitarra, da andamenti ondeggianti a frangenti dalla forza impetuosa. Questo è evidente nel primo dei due lavori: Il tempo della gioia rivela infatti un affievolimento della verve rock, un allentarsi della corpulenza per ricondurre il tutto ad un'impostazione spiccatamente classicheggiante, forse più pulita e formalmente corretta, ma anche più comune. Ultima nota, più che altro una curiosità visto i marginalissimi effetti che produce: l'ascolto della "ristampa originale" del disco omonimo uscita nel 90 rivela delle lievi scariche in corrispondenza della quarta traccia... la nuova edizione, fra l'altro rimasterizzata, le ha ancora! ("Il tempo della gioia" non è stato rimasterizzato).
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Luca Rodella
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