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JAIME ROSAS CUARTETO |
Creciendo |
Mylodon / Musea Records |
2005 |
CHI |
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Terzo lavoro per Rosas, quinto se si includono i suoi primi due lavori con gli Entrance. Talvolta incide in trio talvolta in quartetto come in questo caso. La proposta rimane comunque la stessa, cioè quella di un hard prog altamente sinfonico e tastieristico. Tracce di AOR americano (ma anche britannico) saltano evidenti all’orecchio e anche se gli amori della vita del leader, come dichiarati sul sito personale, sono Cygnus X-1 Book II Hemispheres dei Rush e Supper's Ready dei Genesis, le tracce sono sicuramente più riconducibili a gruppi come gli Shadow Gallery o gli UK dell’ultimo periodo. Tra le schitarrate più dure sbucano fuori brani riflessivi e pianistici come “La Hermandad del Fin del Mundo” un brano veramente interessante, anche se lascia il posto, per il brano successivo “Imprudencia”, ad una rincorsa di note stile Wakeman, piuttosto modesta sia per l’aspetto qualitativo, sia per quello compositivo, nulla da dire sulle capacità funamboliche delle sue dita.
Pezzo forte è la suite “El Mito del Eterno Ritorno” oltre 18 minuti di rocamboleschi passaggi, cambi, assolo veloci e ben studiati. Non mancano momenti più riconducibili al neo-prog albionico, specie negli assolo di chitarra in stile Rothery.
Il finale del CD con il breve brano “Ocaso” rilassato di pianoforte crea un momento particolarmente bello.
Un bel disco, piuttosto derivativo, ma suonato anche in maniera accorata, sensibile e spesso personale. Un CD con momenti molto belli di atmosfera prog sinfonico classico e momenti un po’ meno interessanti e piuttosto déja-vù: Il lavoro è ovviamente consigliato agli amanti delle tematiche descritte.
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Roberto Vanali
Collegamenti
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