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THE SOURCE |
All along this land |
Under the Sun Records |
2007 |
USA |
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Una suggestiva copertina, una strumentazione classica, una track-list che prevede una suite più quattro brani (dei quali tre superano i sette minuti)… Le prime carte che si giocano i Source sono promettenti per chi adora alcune forme di progressive sinfonico… Questo quartetto di giovani americani si autopresenta affermando che se si vogliono cercare similitudini, dei nomi a cui comparare la loro musica, si potrebbe dire “John Lennon meets Steve Howe”. E in effetti l’incipit “From the start” fa pensare proprio ai Beatles, attraverso un pop-rock dalle melodie ricercate, accattivante, ma ben curato da un punto di vista sia sonoro che degli arrangiamenti. Questi primi quattro minuti ci danno una breve introduzione soft del gruppo, ma subito dopo ascoltiamo la band in veste nettamente prog, con una serie di cinque tracce che vanno a formare la suite “All along this land”, che dà il titolo all’album. Inizio atmosferico, poi yessound, una dinamica discreta con varie situazioni in crescendo, momenti rarefatti e buoni intrecci strumentali; e ancora: le tipiche esplosioni sinfoniche, condite da variazioni di tempo e di umore, una certa epicità, più qualche vago riferimento a new-prog, Genesis e Pink Floyd e rare incursioni verso soluzioni jazz-rock/fusion. Le tre tracce conclusive ripercorrono con una certa abilità un rock sinfonico orecchiabile e intriso di nostalgia verso gli anni ’60-’70. Tutto ben fatto, tantissima passione e nessun colpo di genio in questo cd molto carino e senza pretese; può avere facile presa, ma di sicuro in giro c’è tanto prog migliore…
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Peppe di Spirito
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