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SENZA NOME |
Senza nome |
autoprod. |
2008 |
ITA |
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E’ bello sapere che in giro per l’Italia ci sono ancora tanti gruppi che portano avanti determinati discorsi musicali, alla faccia di meri calcoli commerciali. I Senza Nome vengono da Marino, località dei Castelli Romani famosa da un punto di vista musicale per essere la città natale del Banco del Mutuo Soccorso. Non vorrei, comunque, soffermarmi su questo particolare, anche se la musica dei fratelli Nocenzi è una delle maggiori influenze di questo gruppo. I Senza Nome nascono nel 2003 e in questi anni non si sono mai risparmiati a suonare dal vivo ogni volta che gliene è stata data l’occasione. Questa intensa attività live (cosa che manca in molti gruppi che fanno rock progressive in Italia e non solo perché mancano le possibilità) è una delle principali ragioni delle solide basi che il gruppo mette in evidenza in queste tracce. Una professionalità che viene messa in rilievo anche dal booklet di 24 pagine a colori con tutti i testi dei brani, aspetto che molti gruppi più blasonati e con etichette importanti alle spalle trascurano. Le nove tracce e il video contenuti in questo lavoro dimostrano un grande amore per la tradizione rock progressive italiana (Banco del mutuo soccorso e Area su tutti) unito a quello per determinato cantautorato nazionale. Molto belle le due suite che troviamo in questo cd: “Illusioni di un’anima lontana” divisa in tre parti e Ulisse (forse il pezzo più bello), come anche molto interessanti gli inserti recitati da Fabrizio Rinaldi all’interno dei brani che riprendono il tema dantesco in Ulisse e quel capolavoro che è “Il piccolo principe” in Passi. Il gruppo denota una discreta tecnica di base in tutti e cinque gli elementi e la cosa non fa altro che migliorare la resa sonora di brani, tutti nel complesso molto validi. Troviamo anche spazio per un brano goliardico come “SI LA DO” dove i nostri su un testo fatto di note (e favolosa l’idea di inserire uno spartito musicale al posto del testo) ci fanno divertire per due minuti e mezzo, divertimento che continua con il video contenuto in questo cd che fa veramente morir dal ridere. Ci troviamo indubbiamente davanti ad un ottimo esordio per un’altra valida realtà del territorio romano.
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Antonio Piacentini
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