La recente ristampa di “Boomerang”, il primo disco dei Cadmo inciso nel 1977, offre l’occasione per riascoltare questa formazione sarda, attiva negli anni settanta e caratterizzata dallo straordinario talento del pianista Antonello Salis.
Nei quattro brani che compongono questo album, Salis, magistralmente assecondato dalla sezione ritmica formata da Riccardo Lay al contrabbasso e da Mario Paliano alla batteria, utilizza la sua tecnica e la sua sensibiltà da un lato per raggiungere livelli espressivi inauditi e, dall’altro, per rendere esplicitamente omaggio alla sua terra. In questa duplice ottica si possono ascoltare i singoli brani: in “Uadi Garandhel” e “Boomerang” il pianismo raffinato ed energico di Salis lascia i segni più rimarchevoli sviluppando un jazz vibrante e intenso, ritmicamente impeccabile; mentre in “Terra Di Mezzo” e “Sa Morra” prevalgono i riferimenti alle origini dei musicisti. In particolare, in “Sa Morra” strumenti, rumori e voci evocano il paesaggio sardo e consentono a chi ascolta di calarsi nella concitata atmosfera caratteristica dell’antico gioco popolare.
E’ un vero piacere riascoltare questo disco: un brillante compromesso tra ispirazione e talento, tra creatività e rigore, tra sensibilità e tecnica. E poi è piacevole sorprendersi ancora di come Antonello Salis riesca a fare un tutt’uno con il suo piano. Ma resta il rimpianto per la breve durata di un grande progetto, forse unico nella scena musicale dell’epoca, che avrebbe potuto offrire altri frutti, belli e numerosi e che si è interrotto troppo presto: i Cadmo, infatti, incideranno nel 1979 “Flying Over Ortobene” e con questo album porteranno a termine il loro breve ma significativo percorso.