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VIII STRADA |
La leggenda della grande porta |
Ma.Ra.Cash |
2008 |
ITA |
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VII Strada, ovvero: fare progressive con influenze metal e hard rock (e non solo) in maniera intelligente e poco banale.
Sette tracce tutte degne di nota e che possono accontentare tutti, anche quelli che al primo accenno di un distorsore in una chitarra spengono lo stereo. “La leggenda della grande porta” è un concept che si fa ascoltare tutto di un fiato, dove la tradizione rock progressive italiana vecchia e nuova, viene portata alla luce senza per forza produrre un risultato vintage.
La ciliegina sulla torta è un chitarrista fenomenale come Davide Biscardi, presente in maniera importante, ma mai pesante in tutti i brani, facendo ricordare a volte John Petrucci a volte Dodi Battaglia.
La cosa che rende diverso questo disco da altri del genere non è solo la scelta coraggiosa di cantare in italiano, ma il fatto che questo disco suona italiano. Nelle sette tracce ci puoi trovare metal, ma non si scimmiottano i Dream Theater, ci trovi molto prog, ma non si scimmiotta il new prog. Questo aspetto non è da tutti, è la discriminante che ti fa uscire da un calderone musicale di tanti gruppi che suonano questo genere ma che resteranno anonimi seppur bravi.
Due pezzi come “Ulysses” o come “Laguna di Giada” faranno storcere la bocca ai puristi, io li trovo di un forte appeal radiofonico (magari qualcuno ci cascasse a passarle per radio…), con passaggi che ti restano in mente e che potrebbero fare avvicinare al rock progressive gente che potrà conoscere e forse apprezzare pezzi più complessi come “Sinergy” o “Mediterranea”.
Gli Ottava Strada suonano come un gruppo recente, non come uno del passato, e questa è la loro forza; la speranza è che qualcuno se ne accorga in questo ambiente fatto di appassionati molto strani.
Un ottimo disco di frontiera, una porta accogliente e larga per chi vuole avvicinarsi al nostro mondo musicale senza passare dai soliti nomi. Si può fare musica per tutti senza necessariamente passare per le cover. Proprio bello.
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Antonio Piacentini
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