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CLAIRE VEZINA |
Cyber Neptune |
Unicorn Digital |
2008 |
CAN |
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La Unicorn confema ancora una volta la sua tendenza a mantenersi in bilico fra uscite discografiche dalle velleità commerciali e pubblicazioni più “difficili” e sperimentali come ad esempio l'ultimo Talisma, Yeti Rain o Snarling Adjective Convention, rivolte ad un pubblico ben definito. Il quarto disco della graziosa cantante-tastierista canadese Claire Vezina è infatti una raccolta di canzoni ben congegnate nella loro semplicità ed accattivanti il punto giusto da poter piacere un po' a tutti... Nei dodici brani, tutti cantati in lingua francese, la Vezina fa sfoggio di una discreta padronanza delle tastiere e specialmente sembra avere una predilezione per il Fender Rhodes (scelta che apprezziamo volentieri): accompagnata dalla sua backing band formata da Serge Poulin, Richard Soucy e Jeff Grenier, Claire Vezina evoca atmosfere ariose ed intense di buona efficacia, in cui vengono rispettate le regole più o meno note di certo cantautorato rock degli ultimi anni: chitarre elettriche potenti ma non invasive, un soffuso e patinato utilizzo dell'elettronica, un songwriting che flirta con il folk e l'immediatezza del pop... Resta il dubbio sulla commerciabilità di questo disco al di fuori dei paesi francofoni: “Cyber Neptune” non fa certo gridare al miracolo, la gradevolezza generale dei brani è comunque accompagnata da un songwriting che non brilla certo per originalità ed inventiva, l'impressione finale è quella di un disco adatto più che altro per trascorrere qualche momento di pigra tranquillità... “Cyber Neptune” soffre proprio della mancanza di pezzi memorabili, lo stile dei brani appare ormai stereotipato ed avvolto in un romanticismo vellutato e d'atmosfera sin troppo prevedibile e stucchevole...
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Giovanni Carta
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