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REDD |
Tristes noticias del imperio |
autoprod. |
1978 (Viajero Inmovil 2010) |
ARG |
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Nel 1977 i Redd sono gli eredi di una scena musicale ricchissima, quella del Progressive Rock Argentino, che aveva visto nascere, nei primi anni Settanta, grandissimi talenti. Seguendo le orme dei connazionali MIA, che furono i pionieri dell’autoproduzione in Argentina, il gruppo decise di realizzare con le proprie forze il suo debutto discografico, “Tristes noticias del imperio”, che fu presentato in un memorabile concerto, il 22 Novembre del 1978 al teatro “Santa María del Buen Aire" di Buenos Aires, proprio assieme alla band di Lito Vitale. A dare vita ad una vera e propria notte di musica e poesia fu il trio composto da Juan Escalante (batteria, voce e tastiere), Esteban Cerioni (basso, Mellotron e voce) e Luis Albornoz (chitarra elettrica e voce) e l’impressione suscitata a livello del pubblico e della stampa locale fu tale che si iniziò a parlare con entusiasmo dei nuovi suoni di Tucumàn, regione di provenienza dei Redd, già culla del Progressive Rock Argentino nei primi anni Settanta. Anche il grande Luis Antonio Spinetta, per il quale i Redd avevano aperto un concerto nel 1977, spese per loro parole di elogio. Il brevissimo album “Tristes noticias del imperio” (appena 34 minuti di durata) rappresenta l’essenza della prima fase della vita dei Redd e ne incarna tutta l’energia, la positività e la creatività attraverso un sound ruvido e diretto ma illuminato allo stesso tempo da vivaci mosaici sinfonici. Possiamo rendercene conto già dalla splendida traccia di apertura, “Reyes en guerra”, un pezzo dall’architettura essenziale e dalla realizzazione un po’ rustica che riesce a creare suggestioni stupende, attraverso ingredienti semplici, con cori onirici, arpeggi Genesisiani, un basso alla Yes e synth di archi (è presente sia il Mellotron che l’ARP String Ensemble) che gradualmente emergono dallo sfondo per poi venirne nuovamente inghiottiti. Molto bella è anche “Kamala”, uno strumentale con vivaci slanci sinfonici che oscilla ancora una volta fra Genesis e Yes, mantenendosi su atmosfere notturne e vagamente malinconiche. “Nocturno de Enero” ha invece un feeling più romantico, con un sound intessuto dal piano e dalla chitarra acustica, che si stempera in un intermezzo Crimsoniano molto suggestivo, mentre “Matineé” è una morbida ballad soft jazz, scandita da una batteria accarezzata dalle fruste, che non rinuncia però ai suoi momenti sinfonici. Il pezzo di punta, in cui culmina tutto l’album, è sicuramente la conclusiva title track, un pezzo vigoroso che sfoggia bei riferimenti a VdGG e King Crimson ed un MiniMoog dai suoni magnetici. Questa edizione, che ha una confezione apribile molto curiosa (e anche un po’ scomoda) è completata da ben 5 bonus con registrazioni dal vivo che comprendono tre pezzi live registrati nel 2003, in occasione della reunion della band, un pezzo raccolto con un registratorino Grundig nel 1977 durante una prova ed un altro brano del 1978, anch’esso registrato durante una prova. La qualità di queste due ultime tracce è per forza di cose scadente e anche le registrazioni live non aggiungono praticamente nulla all’album in sé. Da segnalare che questo album dei Redd era già stato ristampato su CD nel 1996 ma con delle bonus diverse rispetto a quelle qui contenute, ad opera dell’etichetta brasiliana PRW. Al di là dei pezzi in più che possiamo trovare a corredo del disco originale, questo rimane un album interessante e molto significativo per il Prog argentino, il cui ascolto è sicuramente consigliato. Tornando infine alla biografia dei Redd, nel 1979, dopo l’abbandono di Juan Escalante, al quale fu diagnosticata una forma di sordità ingravescente, la line-up della band si amplia a cinque elementi e avviene la registrazione del secondo album, “Cuentos del subsuelo”, che assume una veste più marcatamente sinfonica rispetto al suo predecessore e rappresenta allo stesso tempo il vertice artistico e l’epilogo del gruppo. Questo album è rimasto però inedito per motivi economici fino al 1996, quando avvenne la sua pubblicazione su CD.
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Jessica Attene
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