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MARIE INGERSLEV |
The other side |
Gateway Music |
2010 |
DAN |
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Sono passati 5 anni dal debutto discografico di Marie Ingerslev, uscito all’epoca semplicemente a nome Mary, e devo dire che è piacevole riscoprire la sua voce maturata ed affinata. Il punto di partenza è l’esordio discografico col quale questo nuovo album è in perfetta sintonia ma gli anni non sono passati invano e Marie riesce a modulare la propria voce con maggiore padronanza e duttilità. La sua timbrica è diventata più calda ed ha conservato la stessa dolcezza che ricordo e che mi è così ben rimasta impressa con l’ascolto del debutto. Ci muoviamo qui su molli fragranze soft jazz con arrangiamenti delicati, fatti di suoni limpidi e semiacustici e con qualche riflesso vintage. Un ruolo importante è rivestito dalla chitarra acustica e dal piano ma vengono inseriti in questo contesto anche strumenti come violoncello, Harmonium e sax che arricchiscono il sound senza appesantirlo. La trama sonora è comunque sempre delicatissima e particolareggiata e rappresenta una specie di pellicola dove la voce di Marie rimane impressa in maniera vivida. Vi sono anche delicati richiami folk ma si tratta di vaghi sentori che aggiungono un tocco di sofisticatezza ad una musica dall’impatto tutto sommato moderno e anche piacevolmente radiofonico. Il clima dei pezzi è sempre lieve, vellutato e romantico ed evoca sentimenti di gioia spensierata e di rilassatezza, in maniera semplice e non pretenziosa. Non trovo superfluo precisare che ad accompagnare Marie c’è una vera e propria band di 4 elementi ed in particolare si è dimostrato decisivo il ruolo di Kalle Mathiesen (batteria, tastiere, piano, Harmonium) che ha curato assieme alla cantante gli arrangiamenti, in particolare quelli per gli archi e per il corno. Un’opera semplice e senza pretese, basata soprattutto sulla melodia, su una bella voce, che cede a tentazioni pop senza svendersi troppo e mantenendosi sempre piacevole ed elegante.
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Jessica Attene
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