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LARS HOLLMER |
Med mjölad hand (skisser) |
Cuneiform |
2012 |
SVE |
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Questo album è dedicato a tutti coloro che hanno apprezzato la musica di Lars Hollmer nel corso degli anni, ai compagni musicisti, alla sua famiglia, agli amici e conoscenti e a tutti gli sconosciuti ascoltatori… Mentre leggevo queste semplici righe contenute nel booklet, ascoltando la musica, mi sono commossa pensando a questo album come a una specie di testamento o a un ultimo regalo che Lars ha voluto fare a tutti noi. La sua vita si è spenta il 25 Dicembre del 2008 ma le sue opere sono rimaste qui per noi, a ronzare nelle nostre orecchie, allietandole con quell’alito di follia che le ha sempre contraddistinte. Ecco quindi che considero questo album quasi come una cosa intima ed è per questo che eviterei volentieri di fare la solita breve rassegna biografica su un personaggio che dovrebbe essere ben noto a tutti gli appassionati di Progressive Rock, se non per la sua variopinta attività solistica, almeno nel contesto di quello che fu il glorioso movimento del Rock In Opposition, con i suoi Samla Mammas Manna in prima fila. Scrive Gabriel Strand Hollmer, curatore di questa raccolta, che “Viandra” (pubblicato nel 2007), non sarebbe stato l’ultimo album di suo padre ma che questi ne avrebbe voluto fare un altro, pieno di idee pazze e musica stravagante. Scavando nei suoi archivi aveva notato che aveva tantissimo materiale inedito sedimentato con gli anni e chiese quindi al figlio di ascoltarlo tutto e di suggerirgli degli sketch. Questo non avvenne perché nel Maggio del 2008 arrivò la diagnosi di un brutto cancro al polmone e tutti i progetti saltarono in aria. Dopo la morte di Lars, Gabriel si è rimesso al paziente ascolto di tutto il materiale che partiva dagli anni Ottanta fino ad arrivare al 2008 ed esaudì così la promessa fatta al padre. Il titolo però è stato scelto proprio da Lars. Nel 2007 la figlia Rinda si mise a leggere ad alta voce da un libro di ricette lavorare l’impasto con le mani infarinate, fu così che il musicista appuntò la frase su un pezzetto di carta: ”With Floury Hands”, disse, “il mio prossimo album si chiamerà così!”. Ascoltando il materiale qui contenuto, 26 brevissimi sketch musicali, ci rendiamo conto della mole di buona musica che Lars ha composto. L’album è giocoforza frammentario ma lo percorre costantemente una gustosa vena di follia, a volte spensierata e allegra, altre volte grottesca o circense. Tutto è vivace, veloce, colorato, diretto ma non per questo privo di delicatezza ed eleganza all’occorrenza e in ogni caso traspare il carattere dell’artista che viene rispecchiato totalmente dalla bizzarria, dalla complessità e dalla stravaganza di questa musica. Ci conferma Gabriel che Lars era così, come la sua musica, ed è per questo che facendo scorrere queste tracce nel lettore è un po’ come se il suo spirito si aggirasse ancora su questa terra. Nel booklet ogni traccia è accompagnata da un brevissimo commento per orientarci un minimo, ma è come frugare in una preziosa scatola di ricordi e molte idee sono appena abbozzate, altre sono dei fugaci lampi di follia e l’insieme è estremamente cangiante in un carrozzone di mille colori, odori e sapori che si mescolano con risultati più o meno eccelsi. In un buon album di famiglia non possono mancare le immagini ed è così che questo CD è accoppiato a un bellissimo DVD che ritrae l’esibizione di Lars al Gouveia festival del 2005, lo vediamo quindi sorridente, veloce sulla sua amata fisarmonica, che dà corpo alle sue lunatiche filastrocche. Il concerto è per la prima parte in solitario e poi prosegue con Michel Berckmans degli Univers Zero al fagotto in allegri folleggiamenti e divagazioni. Ma il gran finale ce lo offrono i Miriodor che suonano assieme a Lars “Talrika”, il pezzo meraviglioso che lo svedese aveva composto per i colleghi canadesi che potete ascoltare nella sua versione in studio nell’album “Parade”. Fra gli extra troviamo un live registrato in pub svizzero con tanto di telecamera traballante, spettatori che mangiano e camerieri che passano, ma con un audio tutto sommato buono e riprese chiare. Questo album è per gli amici che apprezzeranno sicuramente, noi vogliamo ricordare Lars così, nella sua allegra spontaneità, e lo ringraziamo ancora per tutta la musica che ci ha regalato nella sua lunga e prolifica carriera.
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Jessica Attene
Collegamenti
ad altre recensioni |
SAMLA MAMMAS MANNA |
Kaka |
1999 |
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