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FRÉDÉRIC L’EPÉE |
Le mont analogue |
autoprod. |
2000 |
FRA |
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Reduce dalla lunga e brillante esperienza con i Philharmonie, Frédéric L’Epée, chitarrista fondatore degli storici Shylock, ha dato vita ad un’interessante serie di opere soliste attraverso le quali, in completa solitudine ed autoproducendosi, ha espresso una sua particolare visione della musica, dell’arte come della vita… In questo suo primo lavoro “Le Mont Analogue”, Frédéric L’Epée si è cimentato nell’ambiziosa impresa di offrire una sua interpretazione musicale del romanzo incompiuto “Il Monte Analogo” dello scrittore e poeta surrealista francese RenéDaumal, prematuramente scomparso nel 1944… Come già in passato Jodorowsky per la sua “Montagna Sacra”anche L’Epée ha subito il fascino esoterico intriso di simbolica spiritualità dell’enigmatico Monte Analogo, ponte ideale fra la terra ed il cielo… L’Epée ha voluto proseguire con i suoi brani la scalata del Monte Analogo fino ad ascendere all’estrema vetta in quattordici composizioni, come sua tradizione interamente strumentali, dove vengono messi in luce i diversi aspetti della personalità musicale di L’Epée come chitarrista e compositore: si tratta in effetti in un’opera di progressive rock nel suo significato più ampio, la base di partenza è quella elettrica e tradizionalmente legata ai King Crimson, il linguaggio si espande quindi verso la musica ambient-elettronica e talvolta verso forme di minimalismo legate (ovviamente) a Robert Fripp ma anche e specialmente verso Steve Reich, da cui L’Epée ha tratto parecchia ispirazione nell’arco degli anni.Diversamente da altri lavori realizzati in contesti simili, la componente elettrica e ritmica di “Le Mont Analogue” mantiene ancora prevalentemente una sua identità (progressive) rock senza esondare del tutto nella pura elettronica o nell’ambientale.Quella di “Le Mont Analogue” è una musica viva e vibrante, pur con i suoi difetti da piccolo disco artigianale, dovuti più che altro ad una sezione ritmica programmata non sempre convincente e qualche eccessiva asperità urticante nelle sonorità, composta tra l’altro in un momento piuttosto difficile per L’Epée, durante un periodo di convalescenza causato da un grave incidente d’auto. I brani si susseguono in maniera fluida alternando costantemente momenti più ritmati, frenetici ed aggressivi ad altri in cui le tastiere e gli effetti elettronici prendono il sopravvento…“Le Mont Analogue” per certi aspetti riprende certe atmosfere degli ultimi Philhamoniee ne amplifica la componente orchestrale ed elettronica grazie all’ampio utilizzo dei synths, con effetti a volte solenni oppure lievemente inquietanti: il mood generale di questo disco è comunque piuttosto positivo ed ampiamente melodico, lontano da eccessivi ermetismi strumentali… Stampato originariamente in tiratura limitata, il cd di “Le Mont Analogue” è ora disponibile anche in download su Bandcamp.
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Giovanni Carta
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