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KALLE VILPUU |
Silver lining |
Guitar Lab |
2013 |
EST |
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Per gli esperti di rock estone (chissà quanti ce ne sono in giro) il nome di Kalle Vilpuu non sarà certamente nuovo. Kalle è infatti stato durante gli anni ‘90 il chitarrista degli Ultima Thule, una delle band prog più famose della piccola repubblica baltica. Ha avuto poi tante altre collaborazioni con musicisti estoni più o meno famosi. Dopo 30 anni di onorata carriera ha ritenuto che era giunto il momento di lanciarsi in un progetta solista, progetto che ha deciso di incentrare sul suo strumento preferito: la chitarra. “Silver Lining” è infatti un disco strumentale in cui la chitarra di Kalle la fa da padrona; in bilico tra metal e prog è però lontano da tecnicismi esasperati che questa accoppiata può indurci a pensare. Kalle Vilpuu privilegia piuttosto la ricerca di frasi melodiche e riff aggressivi ed efficaci oppure, supportato anche dal lavoro che fa con i synth, sconfina in atmosfere post rock e space rock. Il disco scorre molto fluidamente, supportato della sezione ritmica composta da Andrus Lillepeaalla (batteria) e Henno Kelp al basso che assecondano agilmente, anche se alle volte un po’ scolasticamente, la musica senza mai andare sopra le righe. Il sound del chitarrista estone è molto pulito ed educato, il che è evidenziato ancor di più dall’ottima produzione. Ad ogni modo, malgrado le indubbie qualità, il disco non riesce mai ad andare oltre il livello di carino, rimanendo spesso ad un livello di “non fastidioso”. Nessun pezzo dell’album riesce a trasmetterti scariche di energie o trascinarti in mondi immaginifici. Il chitarrista estone non si discute per mestiere e perizia tecnica, le note sembrano essere messe sempre al posto giusto. Tuttavia ciò che veramente manca all’album è un po’ di carisma, qualità necessaria per album che si basano principalmente su uno strumento. Il lavoro di Kalle che potrebbe essere perfetto come supporto ad una band, risulta un po’ anonimo come proposta solista. “Silver Lining” rimane comunque un’interessante testimonianze di un bravo musicista e l’ennesima riprova della ricchezza musicale che sa proporci la piccola nazione baltica.
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Francesco Inglima
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