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R-11 Waschmaschine Lizard 2014 ITA

Trio di simpatici emiliani questi R-11 o Round Eleven, ci offrono una bella rinfrescatina al cervello con la loro lavatrice sonica a base di post jazzcore-fusion irruento ed atmosferico: dopo un lungo periodo di militanza jazz più o meno tradizionale come formazione basso-batteria-sax, gli R-11 hanno dato il benservito al sassofono ed introdotto stabilmente la chitarra elettrica di Andrea Silvestri accanto alla potente sezione ritmica di Michele Della Malva e Roberto Reggiani come incarnazione del classico power trio. Una formazione che non ha deluso le aspettative del primo ottimo cd “Lupus In Trio” e che si riconferma in “Waschmaschine”, registrato con minimi mezzi nel giro di cinque giorni in maniera “superanalogica”, senza trattamenti digitali sospetti od eccessi di overdubs. La resa sonora, fondamentalmente live, in effetti, potrebbe essere scaturita direttamente da una lavatrice o da un ambiente altrettanto angusto tanto sembra ovattata e fumosa, ma infine risulta estremamente efficace nel suo insieme per le tonalità scure e spesso visionarie ed ipnotiche, quasi psichedeliche, dovute specialmente dal massiccio riverbero della chitarra. Si potrebbe parlare di math rock ma la musica dei R-11 non vuole essere particolarmente esasperata o dissonante, anche l’uso delle sonorità più elettriche e ruvide è in realtà piuttosto misurato e calibrato nei giusti momenti… Le nove tracce strumentali di “Waschmaschine” mantengono in genere le traiettorie fusion-progressive del disco d’esordio, spostando lievemente il baricentro verso una dimensione meno ortodossa con qualche inclinazione progressive più marcata ed atmosfere che si avvicinano sporadicamente ai King Crimson, Guapo e Primus; l’influenza principale però rimane definitivamente ancora quella di Bill Frisell nelle sue molteplici incarnazioni e collaborazioni. Complessivamente “Waschmaschine” è un lavoro più che soddisfacente: da ascoltare come suggeriscono le spiritose indicazioni nel libretto d’istruzioni del cd, ovvero senza chiacchiere di sottofondo e con PC rigorosamente spento!



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Giovanni Carta

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