In attesa di ascoltare questo CD, cominciate a pensare che avete a che fare con l'opera del più anziano progger del mondo, ovvero Ulrich Somerlatte. A distanza di 16 anni dal mitico "Sad cypress", opera prima dell'entità denominata Ivory, il vecchietto ritoma in scena col suo progetto pop, questa volta da solo, senza l'ausilio del figlio o altri musicisti, se non due cantanti part-time. Purtroppo la musica non è che una lontana parente di quella che abbiamo potuto gustare nella recente ristampa del primo album. "Keen city" soffre sicuramente delle limitazioni di una one-man-band e oltre tutto presenta i cromosomi della musica elettronica, a tratti psichedelica e in altri addirittura ambient; altra cosa, appunto, rispetto al Prog classicheggiante romantico dei vecchi tempi...! A parte ingenerosi confronti, ad ogni modo, l'album non è poi da buttare, e nel suo genere è piuttosto interessante e gradevole, solo che, a dire il vero, si perde inesorabilmente nel marasma di produzioni ben più interessanti ed allettanti...