Quale dovrebbe essere la funzione di una compilation? Quella di proporre una selezione di brani capace di orientare in qualche modo le scelte e gli acquisti del nutrito gruppo degli appassionati di prog. La compilation in oggetto, giunta ormai alla terza edizione, può senza ombra di dubbio assolvere in maniera più che adeguata alla funzione di cui sopra se consideriamo che vengono proposti 11 diversi brani di altrettanti artisti, alcuni più conosciuti alcuni un po' meno. Tra i più famosi troviamo i THE FLOWER KINGS con il romantico ed inedito brano intitolato "Kite", i KERRS PINK con "Affinity", un pezzo estratto dalla compilation Musea "Art of complex semplicity", PÄR LINDH PROJECT con la cover "21st Century Schizoid Man" eseguita nel 1996 all'Art Rock Festival di Göteborg e i FRUITCAKE, recensiti sul numero scorso di Arlequins, qui presenti con l'inedito "At midnight". Per tutti gli altri... mettetevi comodi; ABENTEUR "Tales of yore": richiami evidenti al rock-folk dei Jethro Tull arricchito da una massiccia dose di personalità. OYVIND RAUSET "Marche Gaie": breve pezzo per un solista di stampo wakemaniano con uno stile fortemente influenzato dalla musica classica. THE SUBSTITUTES "Always reaching out for the past": tra le proposte più interessanti con il loro personale folk sound melanconico, caratterizzato da cello, chitarra classica, violino e viola. CREA "Wet dream": il lungo pezzo (quasi 10 minuti) rappresenta forse l'anima più moderna e un po' troppo superficiale del prog scandinavo qui in mostra. CIVIL SURFACE "Went for a walk": progressive moderno a tratti piacevole ma nel complesso privo di carattere e personalità. MIRACLE DIMENSION "Yearning": autori di una musica rarefatta e poco coinvolgente. Pur essendo assai poco indicativo fondare il proprio giudizio su di un solo brano (ad esempio i THE FLOWER KINGS hanno fatto anche di meglio), possiamo già orientarci nella scelta di eventuali future uscite risparmiando un bel po' di soldini inutili... Consideratelo un investimento!