Dopo il mezzo passo falso del precedente "Children" (per me stucchevole, prolisso e noioso) tornano gli Iluvatar autori di un gradevole album di cosiddetto new prog. Quindi niente di innovativo da segnalare, ma coloro che amano i Genesis e quindi di rimando i vari Marillion, IQ, Pendragon e compagnia bella, potranno gioire all'ascolto di questo album, diviso in 7 brani tutti melodici, belli e ben suonati con particolare menzione alla song di apertura "Sojourns", alla piacevolissima "Better days" (in cui l'influenza Genesis è più che evidente nonostante certe azzeccate sonorità più moderniste), dotata di un ritornello che si stamperà nelle teste degli ascoltatori per non uscirne più facilmente ed alla lunghissima (più di 15 minuti) "Indian rain" veramente molto bella ed avvincente. In conclusione direi che questo è un lavoro che si attesta su di una più che larga sufficienza, grazie a melodicità, tecnica ed ascoltabilità. Ascoltatelo, ne vale sicuramente la pena.