I veneziani Lost Tales erano ormai maturi per esordire su cd, a giudicare dall'ultimo demo-tape, da cui peraltro alcune composizioni qui presenti provengono direttamente. La loro musica, per chi non avesse avuto modo di conoscerla in passato, si aggancia direttamente al Prog romantico anni '70, con molti risvolti easy ed orecchiabili, ma altresì momenti in cui gli strumenti vengono lasciati liberi di sbizzarrirsi, dando origine a situazioni di buon impatto. E' da prendere ad esempio il brano "Corno e avorio", forse il migliore del lotto degli otto. L'atmosfera generale ci parla comunque di un'infatuazione fatale, riscontrabile a... orecchio nudo per i concittadini delle Orme, di cui viene ripresa soprattutto la vena melodica. Tutto ciò salvo poi lanciarsi in un pezzo decisamente crimsoniano come lo strumentale "Corona borealis", con un finale molto floydiano! In generale, lo avrete capito, c'è un certo equilibrio tra canzoni un po' più orecchiabili, con testi abbastanza ordinari, e brani più tipicamente Progressive, più elaborati. In realtà sono le due anime del gruppo che, lungi dal cozzare l'una contro l'altra, riescono a mostrarsi alternativamente, riuscendo ad integrarsi e spesso a fondersi per dar vita a un disco che posso definire più che soddisfacente.