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STARSABOUT |
Halflights |
autoprod. |
2016 (Progressive Promotion Records 2017) |
POL |
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Dopo l’EP “Black rain love”, uscito nel 2014, ci sono volute due anni per poter ascoltare un full-length dei polacchi Starsabout. Il titolo del disco è “Halflights”, lavoro poi ristampato alla fine del 2017 dalla Progressive Promotion Records, in occasione della pubblicazione della nuova fatica “Longing for home”. Dedichiamo a quest’ultimo un altro articolo, qui concentriamoci su “Halflights”. Si tratta di un album che fin dalle prime battute, con la title-track, ci fa immergere in un universo sonoro decisamente debitore dei primi Porcupine Tree. Veniamo avvolti immediatamente da atmosfere sognanti, dalle matrici floydiane, cariche di pathos e coinvolgenti. Sono le chitarre a dettare legge in questa ambientazione sonora, contribuendo in maniera fondamentale a sviluppare questo andamento onirico e rilassato, con sovraincisioni, spazi solistici, arpeggi e timbriche efficaci. La band mostra di prestare grande attenzione all’aspetto melodico, sia per le linee vocali, sia per i momenti strumentali. A causa di questo, qualche momento più leggero e meno interessante, in effetti, si avverte (vedi “Every single minute” e “Sway”), ma per lo più nei quarantanove minuti di durata del cd la qualità si mantiene abbastanza buona. Merito di quelle sensazioni malinconiche che non arrivano mai all’estremo, ma che sono cariche di feeling, vuoi quando siamo di fronte a ballate che uniscono tocchi acustici ed elettrici (“The night”), vuoi quando i rimandi a “The sky moves sideways” e/o “Radioactive toy” si fanno più evidenti (“Black rain love”, “20 000 miles” e “Bluebird”, quest’ultima contenente una seconda parte più graffiante e movimentata). Solo “Escaped”, pur non facendo perdere omogeneità al discorso globale con il suo orientamento post-rock, sembra più vicina al repertorio dei Sigur Ros. Questo quartetto polacco di belle speranze, quindi, non inventa nulla di nuovo e sceglie una strada abbastanza sicura. Eppure non si può negare che, con la proposta su cui hanno puntato, gli Starsabout possono dare piena soddisfazione a chi non si stanca mai del sound che abbiamo descritto.
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Peppe Di Spirito
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