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JAHROOM Cut-price goods + Nyx No Name / Addicted Label 2016 / 2012 RUS

Disco alquanto curioso ed indecifrabile questa prima uscita su cd per i russi Jahroom, un doppio che raccoglie il loro EP "Nyx" incluso come bonus cd ed il full length "Cut-Price Goods": di fatto la musica dei Jahroom si potrebbe inquadrare senza troppa difficoltà attraverso un'etichetta di comodo come crossover, ovvero una base il più delle volte legata all'alternative rock con varie diramazioni post-core e noise rock che si espande in una moltitudine di suoni e riverberi, in questo caso orientati particolarmente verso sonorità psichedeliche. I Jahroom, trio moscovita puramente strumentale di basso-chitarra-batteria con frequenti intersezioni di sax e tromba, aderiscono all'appartenenza di un pensiero non convenzionale che esprime la propria indipendenza artistica in suoni e composizioni lontane dalla massificazione commerciale più becera.
Guardando a ritroso verso l'EP "Nyx", uscito nel 2012, troviamo in sedici minuti una musica nervosa, introversa e lunatica, che non si è ancora del tutto abbandonata alle espansioni psichedeliche successive, preferendo le più spigolose e claustrofobiche progressioni chitarristiche dalle sfumature crimsoniane e specialmente legate alle digressioni post rock di Tortoise e Don Caballero, fino ad arrivare ad una chiusura caotica che pare avvicinarsi al black metal. Sembra al momento che non sia troppo difficile dare una chiave di lettura in un'ottica alternativa, almeno finchè i Jahroom non decidono ulteriormente di rimescolare le carte con scelte più criptiche e sperimentali su "Cut-Price Goods" disponibile inizialmente nel 2015 solamente in formato digitale lossless digital liberamente scaricabile. Suddiviso in sette pezzi, il disco pare iniziare come una prosecuzione di "Nyx", con assalto dissonante e sincopato, salvo poi disperdersi presto in una sorta di jam session funk psichedelica a sua volta risucchiata in un vortice piuttosto oscuro di free-noise-jazz-alt rock. Con questa grossolana descrizione posso comunque aver dato l'idea di come procede un disco piuttosto stravagante e psicotico come "Cut-Price Goods", costantemente mutante sul piano della forma musicale, tra isterismo rumoristico, retaggi post-punk ed esalazioni psichedeliche imparentate con visioni da shoegaze decadente, farcite di importanti velleità jazzistiche progressive che richiamano alla mente i più antichi e misconosciuti Iceburn ed ancora i più oscuri e geograficamente più vicini Màsfél negli intrecci alt-prog-jazz rock talvolta anche piuttosto aggressivi e ben poco inclini a facili compromessi; in particolare nel "Cut-2" di oltre venti minuti si possono ascoltare istanze jazz formalmente più classiche che prendono la forma di ambigue e narcotizzanti improvvisazioni kraut-lisergiche ben lontane da sterili accademismi. L'approccio artistico dei Jahroom votato alla sperimentazione risulta tutt'altro che pretenzioso, i brani suonano in maniera piuttosto fluida e diretta, senza particolari fronzoli intellettualistici, pure in quei momenti in cui l'impronta più ostica prevale non viene mai a mancare la godibilità dell'insieme...
Quindi i Jahroom ci offrono un bell'esempio di arte musicale spontanea, registrata praticamente dal vivo, da apprezzare senza troppe riserve, a meno che non si abbia una qualche allergia verso sonorità troppo aspre se non del tutto "brutali"...



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Giovanni Carta

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